Lletres: Enzo Jannacci. Gli Zingari.
(parlato)Fu quando gli zingari arrivarono al mare che la gente li vide, che la gente li vide come si presentano loro, loro, loro gli zingari, come un gruppo cencioso, cosi disuguale e negli occhi, negli occhi impossibile, impossibile poterli guardare.
(cantato)E allora gli zingari guardarono il mare
e restettero muti perche subito intesero
che li non c'era niente, niente da dover capire,
niente da stare a parlare, niente da stare a parlare
c'era solo da stare, fermarsi e ascoltare.
(parlato) Si perche il vecchio, proprio lui, il mare, parlo a quella gente ridotta, sfinita, parlo ma non disse di stragi, di morti, di incendi, di guerra, d'amore, di bene e di male, non disse lui li ringrazio solo tutti di quel loro muto guardare.
(cantato)E allora lui il vecchio, si proprio lui, il mare
parlo a quella gente bizzarra, svilita
e diede al suo corpo un colore anormale
di un rosso tremendo,
qualcuno a star male, qualcuno a tar male
questo (parlato) fu quando gli zingari arrivarono al mare.
(cantato)E allora gli zingari guardarono il mare
e restettero muti perche subito intesero
che li non c'era niente, niente da dover capire,
niente da stare a parlare, niente da stare a parlare
c'era solo da stare, fermarsi e ascoltare.
(parlato) Si perche il vecchio, proprio lui, il mare, parlo a quella gente ridotta, sfinita, parlo ma non disse di stragi, di morti, di incendi, di guerra, d'amore, di bene e di male, non disse lui li ringrazio solo tutti di quel loro muto guardare.
(cantato)E allora lui il vecchio, si proprio lui, il mare
parlo a quella gente bizzarra, svilita
e diede al suo corpo un colore anormale
di un rosso tremendo,
qualcuno a star male, qualcuno a tar male
questo (parlato) fu quando gli zingari arrivarono al mare.
Enzo Jannacci
Enzo Jannacci