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Lletres: Riccardo Fogli. Altri Tempi.

(M.Fabrizio/G.Morra)
Erano altri tempi (di un altro mondo)
altri erano i ricordi (tempi da poco)
nelle tasche niente soldi (sembrava un gioco)
quella era la vita

Erano altri tempi
litri bianchi d'osteria,
al mare si andava contenti
cantando tutti in allegria;
poche auto in carreggiata,
tutti in fila per il tram,
girotondo del dopoguerra
tutti giu per terra.

Tempi di poca fortuna,
ma di avventura,
tempi bambini
cosi bravi e carini.

Com'era la mia vita allora (giu nei cortili)
che avevo che non ho piu ora (altri pensieri)
le sere a spasso per la citta (la nei quartieri)
cos'era chissa il duemila visto da la
una baracca in un luna park
un'astronave a Cinecitta.

Erano altri tempi
mille concorsi alla Rai,
di buoni sentimenti,
le spighe nei salvadanai;
dischi, ma per l'estate,
amore, ma con gelosia,
le fabbriche, le ciminiere
e poi il musichiere.

Tempi di aquiloni
la nei giardini
tempi bambini
cosi bravi e carini;
cos'era allora il mio futuro (le scuole serali)
la bicicletta contro un muro (sguardi lontani)
per me cos'era mai il destino (come dei treni)
cos'era, chissa il duemila visto da la
era un gioco, un'assurdita
a pensarci si scappava gia.

Tempi (i miei amici di quei tempi)
di amici veri (che faranno, dove sono finiti)
tempi precari (allora noi si era contenti)
contabbandieri (e adesso siamo tutti quanti perduti);
tempi (cos'e che avevo in testa allora)
di grandi imbrogli (cos'ero che non sono ora)
di grandi sogni (e adesso siamo tutti grandi)
altri compagni (uomini ormai dannati, tutti quanti).