Lletres: Francesco De Gregori. Renoir.
Gli aerei stanno al cielo, come le navi al mare
come il sole all'orizzonte la sera, come vero che non voglio tornare
a una stanza vuota e tranquilla dove aspetto un amore lontano
e mi pettino i pensieri col bicchiere nella mano
Chi di voi l'ha vista partire, dica pure che stracciona era
quanto vento aveva nei capelli, se rideva o se piangeva
la mattina che prese il treno, era seduta accanto al finestrino
vide passare l'Italia ai suoi piedi, giocando a carte col suo destino
Ora i tempi si sa che cambiano, passano e tornano tristezza e amore
da qualche parte c'e una stanza piu calda
sicuramente esiste un uomo migliore
io nel frattempo ho scritto altre canzoni, di lei parlano raramente
ma non vero che io l'abbia perduta, dimenticata come dice la gente.
come il sole all'orizzonte la sera, come vero che non voglio tornare
a una stanza vuota e tranquilla dove aspetto un amore lontano
e mi pettino i pensieri col bicchiere nella mano
Chi di voi l'ha vista partire, dica pure che stracciona era
quanto vento aveva nei capelli, se rideva o se piangeva
la mattina che prese il treno, era seduta accanto al finestrino
vide passare l'Italia ai suoi piedi, giocando a carte col suo destino
Ora i tempi si sa che cambiano, passano e tornano tristezza e amore
da qualche parte c'e una stanza piu calda
sicuramente esiste un uomo migliore
io nel frattempo ho scritto altre canzoni, di lei parlano raramente
ma non vero che io l'abbia perduta, dimenticata come dice la gente.
Francesco De Gregori