Lletres: Ivan Graziani. Vita.
C'era la luna sul tuo balcone che assassinava le viole io stavo la, come una cingomma appiccicato al portone. La bocca amara, uno starnuto, ma quante birre mai avro ingoiato il bar e chiuso, il mondo e muto, mi sento un orfano, diseredato... Vita, vita, e che non si dica che io non ti ho vissuta mai vita, vita, sei la mia vita anche diversa ti amerei, vita... Ai vagabondi, eletta schiera, dedico tutto di me mi sento ancora cosi vicino, un falco sull'Appennino. Ah, la poesia, che dannazione, a squarciagola urlata in un portone le introspezioni elementari e le testate al muro, salutari... Si, vita, vita, e che non si dica che io non ti ho vissuta mai vita, vita, sei la mia vita anche diversa ti amerei... Vita, vita, e che non si dica che io non ti ho vissuta mai vita, vita, sei la mia vita, anche diversa ti amerei vita, anche diversa ti amerei...
Ivan Graziani
Ivan Graziani