Lletres: Linea 77. 10. Vertigine.
Mi sono chiuso in quattro mura,
Giu in citta,
Dove tutto non e mai abbastanza.
Nottate insonni a cercare sicurezze che
Danno solo una parvenza di stabilita.
Ora dimmi che non avro paura,
Che quando saro solo non avro il timore di cambiare.
Ora dimmi che trovero la strada,
Che sara tutta mia,
Lontana dal fondo in cui mi trovo.
La pelle che brucia,
Il respiro si spezza,
Cuore che pompa sangue e paura:
Vertigine..
Io non sono mai stato qui.
E cammino a testa bassa, nell'incertezza
Che mi porto sempre affianco.
Falsa e vigliacca mi consiglia
L'ennesima rinuncia, l'ennesima condanna
A un sogno appena accennato.
Ora dimmi che non avro paura,
Che quando il buio arrivera saro pronta a guardarmi in faccia.
Ora dimmi che non saro da solo,
Che tenderai la mano per salvarmi
Dal vuoto in cui mi trovo.
La pelle che brucia,
Il respiro si spezza.
Cuore che pompa sangue e paura:
Vertigine..
Io non sono mai stato qui.
E questione di un istante,
Percio passera
Da noi come un contatto nel buio.
Salira in me.
Liberami.
Mi sono chiuso in quattro mura,
Giu in citta,
Dove tutto non e mai abbastanza.
Nottate insonni a cercare sicurezze che
Danno solo una parvenza di stabilita.
La pelle che brucia
Il respiro si spezza
Cuore che pompa sangue e paura
Vertigine..
Io non sono mai stato qui.
La pelle che brucia
Il respiro si spezza
Cuore che pompa sangue e paura
Vertigine..
Io non sono mai stato qui.
La pelle che brucia
Il respiro si spezza
Cuore che pompa sangue e paura
Vertigine..
Io non tornero piu da te.
Linea 77
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