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Lletres: Ornella Vanoni. Duemilatrecentouno Parole. Fatalità.


Fatalita
morire in fondo e cosi semplice
basta schiantarsi contro un salice
e la tua vita finira.
Fatalita
un alimento intollerabile
un'allergia inconsapevole
e punti dritto all'al di la.
Adesso stai bene vero
ma in un attimo sei al cimitero
arrabbiarsi non c'e ragione
non arrivi alla pensione
perche ti si ferma il cuore
dottore dottore dottore
un attimo distrarsi
mortalmente ferirsi
ed io, prendo gia le misure
e voi, siete proprio sicuri
di avere chiuso il gas
e un attimo il trapas
magari andate a dormire
che bel modo per morire.
Fatalita
morire in fondo e cosi semplice
incontri un cane poco docile
che il tuo collo addentera.
Fatalita
un cemento imprevedibile
in una palazzina instabile
e tutto quanto crollera.
Uscite con gli amici
adesso siete felici
sembra tutto normale
poco dopo sei orrizontale
tranquillo capita a tutti
inutile fare progetti,
anche tuo mio caro bambino
attento a quel furgoncino
Fatalita
schiacciato da dei mezzi agricoli
restare sotto i loro cingoli
puntando dritto all'al di la
Fatalita
scappare e davvero inutile
ti basta essere consapevole
che la tua ora arrivera
non so come ma arrivera
non so quando ma arrivera

(Grazie a Federico per questo testo)