Lletres:
Domenico Protino

Puoi toccare del destino La paura che ha di te Cavalcare sui silenzi Rinnegando il tarlo di ogni ?se? Quel che appare strano puo Acuire i sensi Un istante

Io ti cercherei In qualcuno che Non sei tu E mi immergerei In qualcosa che Non c?e piu Mentre la citta Scorre distratta intorno a me La mia liberta

La magia di quel sipario E dietro solo qualche ombrello colorato Ad aspettare l?epoca delle risate Con le sue smorfie nel complesso Esagerate Un attimo

Il vuoto che mi lasci forse c?era gia Ma adesso Ho un?altra cima da scalare E tutto quel che avverto Forse non ha eta Nel treno che cammina senza andare

Quanti stanno ancora dormendo Quanti invece stanno ancora pensando Questa notte le finestre Sono aperte Io che scendo con il mio cane Il diritto anche