Noi sereni e semplici o cupi ed acidi, noi puri e candidi o un po' colpevoli per voglie che ardono: noi cerchiamo la bellezza ovunque. E noi compresi
In sella a un vuoto fatale, negli occhi un'ombra ferale, il guitto dell'anima va in giro per la citta. E di sventura esemplare il suo ronzino spettrale
Sono entrato nel suo sorriso una sera grigio-scura e monotona. Il brusio del mondo vociava qua e la, indistitno ed ignorabile. Stavo dietro a un pensiero
Il solitario, in assenza di loquacita e avvoltolato in un enigma, siede pensoso al limite della realta accavallando le sue lungha gambe. Lo puoi
(dall'omonimo romanzo di C.E.Gadda) Lei si stupi e resto arresa alla brutalita di un impeto infernale che lui rigurgito con abominevole irascibilita
Ti avvicinasti piano col pathos di un notturno: sotto il sole un pieno di gente, ma si fece buio presto intorno. E avvinti e immemori ci baciammo
su quella viva fissita che ad ogni respiro moriva un po' in concentriche delucidazioni e fuggevoli illuminazioni. E in essa tu, ninfea di bianco
Si... ma quale gusto se sto perdendo fiducia e stimoli? Sai, e proprio angusto il nostro mondo affollato di equivoci: quanto piu pudore tanti piu stronzi
Essendo che fini dritto nel peggio in quell'istante dall'indicibile odore, d'esser carcassa per marcescente ormeggio s'accorse con assai dolente stupore
Lascia stare non mi chiedere piu niente, fallo per favore. Hai succhiato sufficientemente energia: ora vattene via. E portami con te, se vuoi,
Sono il tuo poeta e scendo le acque erratiche e limpide di una venerazione-fiume, senza temere le rapide. Son sul flusso che mi ti porta e sto sdraiato