Lletres:
Marlene Kuntz Che Cosa Vedi

un po' di me quel tanto che non sai che c'e, facendo a meno degli slanci dei tuoi su e giu Avrei dovuto inviarti quel che c'e di bello e fragile in me

ormai, sentono il lezzo del panico che spruzza in freddi sudori il terrore che c'e. Non glieli daremo per ungersi dei nostri mali stillanti le mani avide: che

di allora? Quella che di noi fara di nuovo una cosa sola? E quando la luna verra sara la stessa di allora? Quella che dopo ci portera alle carezze dell

Un giorno o l'altro sai che cosa ti faccio? Dal nulla sferico che da me ti aspetti io balzero e in un opla ti streghero l'anima. Come un rapace, su

eternita. Alla tua eternita. La mia promessa e: vedrai che la mi trasformero. E allora chiediglieLo tu che ti conceda di avermi lassu, se credi a quel che

quel giorno mi detti da fare: sentivo che dovevo meritare quel dono. Scrissi e riscrissi mirando all'unisono che mi intonasse con il tremito sonoro che

che oltrepassa ogni meta? Metafisica e la tua intesa con cio che mi sfugge e posso solo ammirare. Molto fisica e la sorpresa di averne prova... ora che